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sabato 31 maggio 2008

E' UFFICIALE:AMAURI E' DELLA JUVE


Amauri è un giocatore della Juventus. Dopo giorni di accordo ma senza firma e dopo aver sostenuto martedì le visite mediche, l'attaccante si è recato a Vinovo dove ha firmato il contratto che lo legherà alla società bianconera per quattro anni a circa 4 milioni di euro a stagione (3,5 di ingaggio più vari premi per il raggiungimento di obiettivi personali e di squadra). Al Palermo vanno invece 12,5 milioni di euro più il cartellino di Nocerino e la comproprietà di Lanzafame. "Amauri meritiva una grande squadra" ha dichiarato dopo la firma il ds del Palermo Foschi.
Ecco le sue parole da neo juventino:""Sono arrivato in Italia da sconosciuto e dopo otto anni mi ritrovo futuro protagonista di una squadra che ha la vittoria nel dna. Per me è un sogno, una vittoria personale".

DI NATALE-CAMORANESI FORMATO EUROPEO

di M.Lestingi

Allo Stadio Artemio Franchi di Firenze l'Italia di Roberto Donadoni batte il Belgio per 3-1.
Partono subito bene i campioni del mondo:su assist di Pirlo,Di Natale supera il portiere del Belgio con una mezza girata. Il Belgio dimostra di essere una squadra senza iniziativa,verticalizza poco e fa troppi errori:su uno di questi Totò Di Natale è lesto e porta il risultato sul 2-0.
Nel secondo tempo entrano Cassano e Del Piero:Camoranesi realizza il 3-0 proprio su assist del bomber bianconero.
La partita sul 3-0 si innervosisce,o meglio si innervosiscono i difensori del Belgio:falli ripetuti su alcune giocate estrose di Cassano e Del Piero.
Inoltre,su assist di Zambrotta,il neo entrato Borriello fallisce a porta vuota da pochissimi metri,
Il Belgio confeziona due azioni da gol e nei minuti finali di recupero trova il gol della bandiera con Sonck.
Buona prova per gli azzurri,che sembrano entrati subito nel clima partita ma attenzione a rilassarsi.

giovedì 29 maggio 2008

DOMENICA 1/6/2008 ALLE 18.10 EURO GOL


La premiata ditta formata da M.Lestingi e L.Lupo vi invita all'ultima imperdibile e esaltante puntata di Euro gol. In primo piano gli europei di Austria e Svizzera che stanno per cominciare: gol,interviste e approfondimenti sui campioni del mondo e sulle grandi nazionali dell'europeo. In più la solita finestra sul calciomercato più pazzo degli ultimi tempi e finalmente verrà svelato il grande ospite di Euro 2008 su TvCalcio. Insomma i grandi appassionati di calcio non possono mancare.

AMORUSO E' DELLA LAZIO


E' Nicola Amoruso il colpo che ha messo a segno la Lazio. Per il 32enne, finita l'avventura a Reggio Calabria, si era parlato di un ritorno alla Sampdoria. Alla fine, invece, l'hanno spuntata i biancocelesti che hanno chiuso per 3,5 milioni. Il club di Lotito ha scelto una punta anche perché, per ora, dovrà lasciare andare via Rolando Bianchi.

Il giovane italiano approdato nella capitale a gennaio rientrerà al Manchester City dato che la rischiesta per riscattarlo si aggira intorno ai 12 milioni. Viste le cifre si pensa ad un addio, ma se i club si dovessero mettere d'accordo si prevede solo un arrivederci. Così incomincia la nuova avventura di Amoruso.

Il presidente della Reggina, Foti, in due giorni ha incassato 8 milioni grazie a quest'ultima cessione insieme a quella di Modesto. L'ipotesi Lazio era stata associata anche al nome di Pazzini che, però, rimarrà alla Fiorentina. Il costo dell'attaccante viola, cosa da non sottovalutare, sarebbe stato decisamente più alto di quello speso per la punta della Reggina.

mercoledì 28 maggio 2008

GLI AVVERSARI DEGLI AZZURRI


I convocati della Francia si trovano nell'articolo di sotto.

Marco van Basten, commissario tecnico dell'Olanda, ha convocato per Euro 2008 23 giocatori. Ecco la lista:

Portieri: Edwin van der Sar (Manchester United), Maarten Stekelenburg (Ajax), Henk Timmer (Feyenoord);
Difensori: Wilfred Bouma (Aston Villa), Tim de Cler (Feyenoord), John Heitinga (Ajax), Joris Mathijsen(Amburgo), Mario Melchiot (Wigan Athletic), Andre Ooijer(Blackburn Rovers);
Centrocampisti: Ibrahim Afellay (PSV Eindhoven), Giovanni van Bronckhorst (Feyenoord), Orlando Engelaar (Twente), Nigel de Jong (Amburgo), Wesley Sneijder (Real Madrid), Rafael van der Vaart, (Amburgo), Demy de Zeeuw (AZ Alkmaar);
Attaccanti: Ryan Babel (Liverpool), Klaas Jan Huntelaar (Ajax), Dirk Kuyt (Liverpool), Ruud van Nistelrooy (Real Madrid), Robin van Persie (Arsenal), Arjen Robben (Real Madrid), Jan Vennegoor of Hesselink (Celtic).

Ecco la lista dei 23 giocatori convocati dal ct della Romania, Victor Piturca, per gli Europei del 2008 in Austria-Svizzera.

Portieri: Bogdan Lobont (Dinamo Bucarest), Marius Popa (Poli Timisoara), Eduard Stancioiu (CFR Cluj);
Difensori: Cosmin Contra (Getafe), Gabriel Tamas (Auxerre), Dorin Goian (Steaua Bucarest), Cristian Chivu (Inter), Razvan Rat (Shakhtar Donetsk), Sorin Ghionea(Steaua Bucarest), Cristian Sapunaru (Rapid Bucarest), Stefan Radu (Lazio), Cosmin Moti (Dinamo Bucarest);
Centrocampisti: Florentin Petre (CSKA Sofia), Razvan Cocis (Lokomotiv Mosca), Mirel Radoi (Steaua Bucarest), Nicolae Dica (Steaua Bucarest), Paul Codrea(Siena), Banel Nicolita (Steaua Bucarest), Adrian Cristea (Dinamo Bucarest);
Attaccanti: Adrian Mutu (Fiorentina), Ciprian Marica(Stoccarda), Daniel Niculae (Auxerre), Marius Niculae (Inverness).

MALEDETTI ASTRI PER MEXES & FLAMINI


Influenzato da chissà quali congiunture astrali, ha lasciato a casa la Bilancia Trezeguet, l'Ariete Mexes e i Pesci Flamini. Per fare spazio, tra gli altri, al Sagittario Boumsong e al Leone Gomis. La caccia della Francia alla Germania dei record (tre titoli europei vinti su dodici edizioni) riparte da lì, dalla cattedra in Astrologia del professor Domenech: un luminare alla Sorbona del calcio transalpino.

L'unico, il ct francese, capace di far passare per geniali i suoi intrugli zodiacali; l'unico capace di convincere i tifosi che Boumsong sia meglio di Mexes, che Flamini non serva, e che Trezeguet, in fondo, sia solo uno da tanti gol. Una cosa però è certa: al primo flop sarà sbranato da un'opinione pubblica pronta a esplodere.

Nel frattempo, Domenech si coccola la lista dei 23 convocati per gli Europei di Austria e Svizzera. Con l'ultima sforbiciata imposta dall'Uefa, ha rispedito a casa 7 giocatori, tra cui molti pesci (in senso lato...) grossi: Landreau, Mexes, Escudé, Alou Diarra, Flamini, Ben Arfa e Cissé.



"Ho vissuto il momento più difficile della mia carriera d'allenatore - ha spiegato il ct dopo la diramazione della lista definitiva -, nessuno dimenticherà questo momento molto difficile per il gruppo. Mi occorreranno alcune ore per mandar giù la cosa". Maledetti astri.

Ecco la lista dei 23:

Portieri: Coupet (Lione), Frey (Fiorentina), Mandanda (Marsiglia). Difensori: Sagnol (Bayern Monaco), Thuram (Barcellona), Gallas (Arsenal), Abidal (Barcellona), Evra (Manchester United), Boumsong (Lione), Clerc (Lione), Squillaci (Lione). Centrocampisti: Vieira (Inter), Makelele (Chelsea), Toulalan (Lione), Diarra (Portsmouth), Ribéry (Bayern Monaco). Attaccanti: Malouda (Chelsea), Govou (Lione), Nasri (Marsiglia), Anelka (Chelsea), Henry (Barcellona), Benzema (Lione), Gomis (Saint-Etienne)

PERROTTA VINCE IL BALLOTTAGGIO,MONTOLIVO A CASA


Roberto Donadoni ha escluso dall'elenco dei giocatori da presentare al comitato organizzatore dell'Uefa per l'Europeo uno dei ventiquattro che ora sono a Coverciano. E' Riccardo Montolivo che non partirà alla volta di Vienna. Non è certamente una bocciatura per il centrocampista viola, anzi. Il commisario tecnico degli azzurri lo tiene in grande considerazione per la Nazionale del futuro. Questo anche perchè, proprio Montolivo, avrà comunque la soddisfazione di far parte della squadra che andrà alle Olimpiadi.

Chi ha vinto il ballottaggio con il centrocampista fiorentino per quanto riguarda l'esclusione è Simone Perrotta. Il giallorosso non ha più nessun risentimento dell'infortunio al polpaccio subito nella finale di Coppa Italia contro l'Inter. I medici della Nazionale, infatti, avevano già avuto rassicurazioni da parte dello staff sanitario della Roma.

Anche le condizioni di Alberto Aquilani erano precarie e, quindi, in dubbio. Dopo un mese di stop, però, ha giocato quattro partite dimostrando di aver ritrovato una condizione più che accettabile. Così proprio nella finale di Coppa Italia, Donadoni, ha voluto sincerarsi della sua forma di persona recandosi all'Olimpico. Borriello e Quagliarella potevano essere in lizza ma offrono valide alternative a Toni e la punta dell'Udinese potrebbe adattarsi bene anche come vice-Camoranesi.

Quindi ora non c'è più nessun dubbio. Riccardo Montolivo non farà parte della spedizione Europea dell'Italia.

INTER:TUTTI I RETROSCENA SULL'ESONERO DI MANCINI E SULL'ARRIVO DI MOURINHO


Molti giornalisti, in agguato sul portone di Via Serbelloni, si erano sorpresi di vederlo arrivare sorridente, tranquillo. Per forza: l'invito era arrivato in forma cordiale."Mancini, allora, venga da me a Milano, facciamo due chiacchiere": la chiamata di convocazione di Moratti che ha raggiunto il tecnico a Jesi era stata su questi toni.

Una volta varcata la porta, però, sono bastati due minuti perchè i sorrisi si tramutino in stupore, nervi, rabbia, imbarazzo. Comincia il Mancio: "Allora, presidente, andiamo avanti insieme?". La risposta è un montante alla mascella: "Mancini, mi spiace tanto, la devo mandare via". Mancini è già all'angolo, ma i riflessi sono pronti: "Perchè deve? Deve o vuole?", risponde. Il presidente, a questo punto, è costretto a imbarazzate spiegazioni: parla di spogliatoio spaccato, di situazione precipitata, di sondaggio tra i giocatori che l'avrebbe visto uscire perdente. La responsabilità della sentenza, insomma, scaricata anche sulla squadra.

L'ira di Mancini monta e il tecnico, a questo punto, non esita a girare i tacchi verso l'uscita. "Bene, allora me ne vado", sibila e al tentativo di Moratti di fermarlo, di proseguire il colloquio, il mister si arrabbia sul serio: "Non sono più un suo dipendente, me ne vado quando voglio. E comunque già a gennaio aveva deciso di mandarmi via, è da tre mesi che mi dice bugie. Io non ne ho mai dette". Il presidente interista, pur in una situazione ipertesa, tocca l'altro argomento all'ordine del giorno: la risoluzione del rapporto, la buonuscita da concordare per Mancio e per il suo staff. La proposta di Moratti è di una cifra pari a un anno e mezzo di contratto. Parole sbagliate nel momento sbagliato: "Non le faccio nemmeno un euro di sconto. Mi darà tutto quello che mi deve dare". E' la dichiarazione di guerra che precede il congedo, gelido e assai lontano dallo standard: "Lasciamoci e rimaniamo amici".

Mancini, adesso, è ancora nella sua abitazione milanese e fonti del suo entourage parlano di una persona "atterrita, distrutta". Forse penserà alla telefonata delle "due chiacchiere", forse a una chiamata ricevuta solo il giorno precedente da Branca che voleva confrontarsi con lui sulle scelte di mercato da effettuare in merito agli esterni di centrocampo. A mente fredda, il tecnico dovrà valutare se davvero mettere tutto in mano ai legali e ottenere dall'Inter gran parte dei 24 milioni che, per contratto, gli sarebbero spettati fino alla scadenza naturale del 2012. All'Inter sanno bene che il rischio esiste: e, in caso di dichiarazione di guerra, puntano molto sulla sparata di Mancini seguita all'eliminazione col Liverpool, parole che, secondo il club, sono equivalenti a una volontà precisa di lasciare. L'altra tattica morattiana è quella, a bocce ferme, di un accordo privato che prevede una ricca buonuscita (si parla di 8-9 milioni di euro) in cambio, oltre che della pax legale, di una dichiarazione pubblica da parte di Mancini che parli di "scelta condivisa". Un obiettivo che, al momento, appare per l'Inter ancora più irraggiungibile della Champions League.
Il tecnico portoghese non è ancora a Milano. Indiscerzioni parlano di un suo arrivo nella città italiana nel tardo pomeriggio. Intanto Mancini non rilascia dichiarazioni alla stampa e si chiude nel suo silenzio dopo la notizia del suo esonero ricevuta ieri da Moratti.

lunedì 26 maggio 2008

BORRIELLO RITORNA AL MILAN


Come già detto in una nostra intervista esclusiva con il procuratore di Borriello"Marco tornerà al Milan l'anno prossimo",Galliani finalmente si è convinto: sarà il bomber del Genoa l'ariete su cui puntare per il futuro. Già convinto il club di Preziosi, pochi dubbi residui nella testa del giocatore. Che aveva detto: "Ok, torno a casa, ma solo per giocare".
Il piano di Galliani per chiudere l'operazione è vincente: al Genoa (proprietario di metà del suo cartellino) vanno 6 milioni di euro, più Antonini (reduce dalla sfortunata stagione con l'Empoli) e il prestito del giovane Di Gennaro (che a Bologna ha già mostrato grandi colpi).
Per convincere Borriello, oltre alla promessa di maggior considerazione, il Milan ha offerto un super contratto: 3 milioni di euro a stagione per 5 anni. Sono dunque 21 quelli investiti per l'intera operazione. Un grosso investimento per l'attacco del presente e del futuro. Dopo il mezzo flop Gilardino, Galliani e Ancelotti sperano che sia la volta buona.

FIORENTINA GELATA,BARZAGLI AL WOLSBURG


In genere, i difensori il contropiede lo subiscono. Non lo attuano. Invece Andrea Barzagli ha fatto un'eccezione e in tre metaforici passaggi ha segnato un gol-beffa alla Fiorentina, che dava ormai per sicuro il "nero su bianco" con lui e con il Palermo. Il centrale campione del mondo 2006 torna in Germania per rimanerci, la sua destinazione è il Wolfsburg, dove troverà anche il "gemello" Zaccardo, che da tempo ha firmato con il club tedesco "figlio" della Volkswagen.

La carta che ha sparigliato tutto mandando a gambe all'aria la società viola è stata quella dell'ingaggio: a Firenze Barzagli avrebbe guadagnato circa 1,6 milioni all'anno, il tetto fissato dai Della Valle per i "top players". Il Wolfsburg ha letteralmente raddoppiato assicurando al difensore toscano 3 milioni annui, oltre che, va da sè, girare a Palermo per il cartellino una cifra intorno ai 10 milioni, la stessa (o anche qualcosa in più) pattuita dai rosanero con i viola.

domenica 25 maggio 2008

IL CHIEVO RITORNA IN SERIE A


Il Chievo vola in serie A. Grazie al pareggio per 1-1 con il Grossetto (in gol Ciaramitaro e Danilevicius su rigore) la formazione veneta conquista quel punto necessario per vincere la serie B e approdare dopo un anno di assenza nella massima serie. La squadra allenata da Iachini ha conquistato la matematica promozione con un turno di anticipo sulla fine del campionato. Nella penultima giornata invece amaro verdetto per l'Avellino, il Ravenna e lo Spezia che retrocedono in C1 con il Cesena. Gli irpini sono stati battuti a Bari restando così a 35 punti e a sei lunghezze dal Treviso (differenza che non consente secondo il regolamento la disputa dei play-out), i romagnoli hanno perso a Vicenza mentre i liguri sono usciti sconfitti dal campo del Pisa.

ADDIO MILAN,GILA ALLA FIORENTINA


Addio Milan. Per sempre. Gilardino riparte dalla Fiorentina. E dal suo più grande estimatore, Cesare Prandelli. Manca l'annuncio ufficiale ma l'accordo è già stato raggiunto. Sia fra i due club, sia fra il giocatore e la società toscana. "Restano solo alcuni dettagli: è praticamente fatta, il giocatore ha fatto uno sforzo importante sull'ingaggio...", ha dichiarato il ds viola Corvino.

In cambio del cartellino del bomber, al Milan andranno 15 milioni di euro. A Firenze, Gilardino guadagnerà 1,5 milioni a stagione per cinque anni: fanno 7,5 totali. Rinuncia così ai 6,2 milioni che avrebbe percepito negli ultimi due anni del suo contratto con il club di via Turati.

Oltre al "fisso", la Fiorentina ha garantito all'ex punta del Parma una serie di premi legati a presenze e gol segnati. Non solo: gli ha anche assicurato una serie di sponsorizzazioni con il gruppo Della Valle. In questo modo Gilardino arriverà a due milioni di guadagno netto a stagione: il miglior trattamento possibile per il nuovo Toni della squadra viola. A inizio settimana prossima l'annuncio ufficiale.

VENDETTA GIALLOROSSA

Allo stadio Olimpico di Roma,la squadra capitolina batte i campioni d'italia dell'Inter 2-1.
Intraprendente la Roma,che sfiora più volte il gol del vantaggio spinta dalla grande voglia di vendetta dei tifosi. Nei minuti finali del primo tempo,Mexes si improvvisa goleador e porta in vantaggio la squadra di casa. Nel secondo tempo, la Roma raddoppia grazie a una splendida giocata confezionata dal trio Giuly-Vucinic e Perrotta.
I campioni d'Italia non ci stanno a perdere così:negli ultimi minuti Pelè fa partire un gran tiro e porta il risultato sul 2-1. Inutili gli altri tentativi. La Roma vince la Coppa Italia e rende meno amara una stagione illusoria.

venerdì 23 maggio 2008

DOMANI ALLE 19 EURO SATURDAY GOL


La premiata ditta formata da M.Lestingi & L.Lupo vi invita a seguire un nuovissimo appuntamento:Euro Saturday Gol. Gol,azioni,approfondimenti e altro ancora per un unico e imperdibile appuntamento.

giovedì 22 maggio 2008

RED DEVILS IN PARADISO

da gazzetta

La gara inizia con 25’ di ritardo. Non nella forma, ma nella sostanza. Per un po’ le squadre si studiano, neanche fosse la prima volta che si trovano di fronte. Tanti falli, poco gioco, l’inizio partita è spezzettato e per nulla spettacolare. Il lampo al 26’: cross da destra, di sinistro, di Brown per Cristiano Ronaldo, che dimenticato da Essien sul secondo palo segna di testa, saltando altissimo. E’ il 42° gol stagionale del portoghese, l’ottavo in Champions League, di cui è capocannoniere. La gara si incendia. D’improvviso è bella, splendida. Al 34’ la reazione del Chelsea: sponda aerea di Drogba, Ferdinand di testa, pressato da Ballack, rischia l’autorete, Van der Sar si salva in angolo. Rovesciamento di campo: Cristiano Ronaldo veleggia sulla sinistra, sul suo cross si avventa Tevez di testa, Cech respinge, Carrick prova il tap-in arrivando a rimorchio, il portiere ceco alza sopra la traversa. Allo stadio Luzhniki cantano solo i tifosi dei Red Devils. Che si divorano l’occasione per chiudere la partita: cross da destra di Rooney, Tevez solo a centroarea fallisce la deviazione a porta spalancata. Gol sbagliato, gol subìto. Come al solito. Perché proprio allo scadere c’è un tiro velleitario di Essien da fuori area, doppio rimpallo su Vidic e Ferdinand che aggiusta la palla sul piede di Lampard, che si fa trovare al posto giusto al momento giusto. L’appoggio di interno destro è comodo, e vale l’1-1. Gol fortuito quanto tempestivo. Il fischio finale del primo tempo arriva poco dopo. Ora risuonano solo i cori dei tifosi dei Blues, che l’hanno scampata bella dopo 45’ in cui il Manchester, trascinato da Ronaldo - spesso imprendibile per Essien, che non è un terzino, ma è costretto a farlo contro il "cliente" più difficile - ha giocato meglio. Ma al 45’ è 1-1.
SUPREMAZIA CHELSEA - Si riparte senza cambi. La gara è di nuovo tattica, un po’ bloccata, dopo il pareggio. Il Chelsea però è più convinto, rinfrancato, dopo che se l’è vista davvero brutta. Ci prova con Essien e Ballack, invano. Ora il Manchester soffre, sempre di più. Intorno al 20’ sembra alle corde, anche se evita i colpi più dolorosi, e resta in piedi. E così nell’ultimo quarto d’ora si riscuote, e torna pericoloso con Tevez. Ma l’occasionissima è griffata Drogba, che si sveglia dal letargo e inventa un meraviglioso interno destro, palla su palo a Van der Sar battuto. Al 90’ è 1-1. Si va ai supplementari. Il Chelsea non è riuscito a capitalizzare un ottimo secondo tempo.
SECONDO LEGNO - Nei supplementari ci sono nuovi attori, Giggs colleziona la 759ª presenza in maglia rossa, mai nessuno come lui, entra pure Kalou. Il Chelsea è sfortunato, Lampard in area azzecca un super sinistro, lo stadio trattiene il fiato. Palla sulla traversa. Dopo il palo di Drogba. Il Chelsea, come previsto, ha più gambe: sta meglio fisicamente. E insiste. Ma il Manchester è una grande squadra, con un carattere d’acciaio. Non ci sta ad andare sotto. E sfiora il vantaggio con Giggs, che ispirato da Evra colpisce a centroarea: Cech è battuto, Terry salva con un miracolo. Ferguson alla fine del primo tempo regolamentare si rivolge ai suoi tifosi: i suoi ragazzi hanno bisogno di tutto il tifo possibile. Gli ultimi assalti sono dello United, c’è persino una mischia tutti contro tutti. I nervi affiorano da entrambe le parti. E Drogba ne fa le spese: espulso per una manata a Vidic. Poi i rigori. Per la gioia United.

PER RIVIVERE LA FINALE DI MOSCA CON APPROFONDIMENTI,PAGELLE E INTERVISTE,SEGUITE NUMEROSISSIMI OGGI ALLE 18 L'ULTIMA PUNTATA DI CHAMPIONS SHOW!

mercoledì 21 maggio 2008

DOMANI ALLE 18 UEFA CHAMPIONS SHOW


GODETEVI LA CLIP PRE FINALE REALIZZATA DA TVCALCIO!!E DOMANI SEGUITE L'ULTIMISSIMA PUNTATA DI UEFA CHAMPIONS SHOW,IN PRIMO PIANO LE 2 FINALISSIME DI COPPA CAMPIONI & UEFA.

LA CHAMPIONS DELLE INGLESI


di M.Lestingi

Da qualche anno a questa parte, è sempre diventato più nitido il dominio dei club inglesi sulle luci della ribalta europea. Una tale esplosione è sintomo di una diversa filosofia. Ci siamo mai chiesti perchè in Inghilterra ci sono tanti imprenditori pronti a scommettere su questo calcio?
La risposta è veramente facile:il calcio viene visto dagli inglesi non come un semplice sport anzi come un vero e proprio spettacolo( tanto che si gioca anche nei giorni di festa),infatti andare allo stadio per loro equivale ad una serata in teatro o al cinema. Proprio questa passione per il gioco più bello del mondo li induce a comportarsi in maniera civile,a differenza nostra.
Questo clima e perchè no tutti i soldi provenienti dalle tv,inglesi e non solo,dagli sponsor e dagli stadi puntualmente tutti esauriti invitano i più grandi miliardari ad acquistare un club e in definitiva a migliorarne il calcio .
Abramovich,Gillette e Hicks e molti altri,pur non essendo amatissimi,investono tantissimo sui giovani che molto spesso si rivelano campioni,vedi Adebayor,Fabregas,Drogba e la lista potrebbe continuare...
Questo strapotere economico in sede di mercato e questa voglia di aspettare che i giovani maturino fino a diventare campioni danneggieranno sempre di più gli altri campionati,in primis quello italiano.
Non ci resta che imparare,perchè i club dei "campioni del mondo"meritano l'elite del calcio europeo e non solo.

martedì 20 maggio 2008

EURO 08:ECCO LA LISTA DI DONADONI


Ecco i convocati di Roberto Donadoni per gli Europei di Austria e Svizzera.

Portieri: Buffon (Juventus), Amelia (Livorno), De Sanctis (Siviglia)

Difensori: Panucci (Roma), Cannavaro (Real Madrid), Materazzi (Inter), Barzagli (Palermo), Chiellini (Juventus), Zambrotta (Barcellona), Grosso (Lione)

Centrocampisti: Gattuso (Milan), Pirlo (Milan), Ambrosini (Milan), De Rossi (Roma), Perrotta (Roma), Aquilani (Roma), Montolivo (Fiorentina), Camoranesi (Juventus)

Attaccanti: Del Piero (Juventus), Di Natale (Udinese), Quagliarella (Udinese), Toni (Bayern Monaco), Cassano (Sampdoria), Borriello (Genoa)

Abete ha aggiunto anche: "Abbiamo concordato un rinnovo biennale fino ai Mondiali in Sudafrica con una clausola di rescissione valida nei dieci giorni successivi la fine dell'Europeo". Il ct ha commentato: "Mi va bene così, abbiamo fiducia reciproca e sono soddisfatto di far parte di questa famiglia. Se dovesse esserci un calo di rendimento, toglierò il disturbo io per primo. La clausola non serve". "Inzaghi? E' stata una scelta tecnica, non dettata dall'età".

CASSANO
"Basta scommesse, ora è finito il periodo. Antonio ha una grande possibilità. Sa cosa significa stare in un gruppo di questo tipo. Lui si adeguerà. E' un giocatore che si conosce da tempo. Con lui siamo completi. Tutto quello che è stato fino a ieri mi interessa fino a un certo punto. Non bisogna vivere sui ricordi".

LA PRE LISTA
"Non ci sono riserve, si giocheranno il posto e non c'è nessuna riserva già delineata. Non è piacevole sapere già di esserlo".

LA SCELTA
"Può succedere di tutto, anche per problemi di infortuni. I parametri che utilizzerò saranno tanti, lo vedremo strada facendo. Tutti si devono sentire sulla stessa linea. Credo che la riserva non uscirà dal reparto difensivo".

GLI ESCLUSI
"E' l'aspetto più doloroso che mi costa parecchio. Oddo, per esempio, mi è dispiaciuto lasciarlo a casa".

AQUILANI E IL DUALISMO INTER-ROMA
"Ho girato tanto in questi due anni, ho guardato gli allenamenti di numerose squadre, non solo delle prime due in classifica. Aquilani in un contesto di giovani rientra perfettamente".

OBIETTIVO
"Non c'è un obiettivo minimo. Guarderemo partita per partita. Penso sempre in positivo

GATTUSO AL MILAN FINO AL 2011


Gennaro Gattuso a colloquio con Adriano Galliani, non una ma ben due volte nella stessa giornata per arrivare ad una stretta di mano: Gattuso resta al Milan. Lo ha detto lo stesso giocatore in una conferenza stampa insieme all'amministratore delegato e al tecnico Carlo Ancelotti, nella sede rossonera. ''Siamo amici come prima, resto qui ancora tre anni, finirò la mia carriera al Milan" ha detto il centrocampista. Resterà quindi in rossonero sicuramente fino al 2011 quando avrà 33 anni e quando scadrà il suo attuale contratto.

Gattuso si era presentato in via Turati (accompagnato dal suo procuratore Andrea D'Amico) con l'idea di lasciare il Milan e andare al Bayern Monaco ma i dirigenti rossoneri sono riusciti a fargli cambiare idea. Come? "Galliani mi ha chiuso la porta a chiave e mi ha detto che non mi avrebbe fatto uscire fino a quando non avessi cambiato idea, se volevo andare via avrei dovuto buttarmi dalla finestra. Per dare il massimo devi stare bene con la testa e quando non è più così è giusto confrontarsi con i diretti interessati. Nove anni non si possono dimenticare, a volte puoi pensare di volere andar via, ma quando devi decidere non è facile. Non abbiamo mai parlato di soldi, non avevo salutato nessuno. Tutti i piccoli malumori svaniscono da questa sera". Tra i problemi concreti su cui Gattuso ha avuto garanzie c'era la fascia da capitano: "Le gerarchie vanno rispettate, il capitano è Maldini, dopo di lui c'è Ambrosini e poi ci sono io". Altro argomento sui cui Rino aveva dei dubbi erano le strategie di mercato e gli investimenti economici: "Mi hanno fatto capire che c'è ancora la voglia e l'intento di vincere".

Galliani, infatti, ha confermato che arriveranno 8 nuovi giocatori. Dopo Flamini ritornerà a Milanello Sammarco, mentre è ancora da definire l'acquisto di Zambrotta. "La crisi di Rino è stata una crisi per eccesso di amore e non di disamore - ha detto l'amministratore delegato nella conferenza stampa in società -. Non c'entrava niente l'aspetto economico. Questo è il primo mattoncino e siamo felici. Ora dovremo immettere altre sette/otto giocatori per far si che il gap dall'Inter si annulli la prossima stagione. L'obiettivo primario della prossima stagione è lo scudetto. Il modo migliore per esorcizzare la mancata qualificazione alla Champions non sarà di piangersi addosso, ma ricominciare a lavorare subito".

Tornando a Gattuso, Galliani aggiunge: "Rino è uomo di sentimenti e questa è stata una decisione di sentimenti. Ieri sera ho parlato con Berlusconi e lui mi ha espresso la volontà che Rino rimanesse sereno e felice. Gattuso si è sentito circondato dall'affetto di tutti a partire dal presidente. Io, vi devo dire la verità, un Milan senza Gattuso non me lo sarei mai immaginato".

Anche Ancelotti, presente all'incontro, ha manifestato la sua gioia per la risoluzione del caso: "Non ho mai pensato per un secondo che Gattuso potesse andare via. Per quello che ha fatto, per quello che sta facendo e per quello che farà con il Milan".

AMAURI,OGGI LA FIRMA


Dopo Mellberg, la Juve mette a segno il secondo colpo della stagione. Sembra essere arrivata alla fine, infatti, la telenovela-Amauri. Un contatto telefonico fra l'amministratore delegato della Juventus, Jean Claude Blanc, e il direttore sportivo del Palermo, Rino Foschi, ha sbloccato la trattativa.

I due hanno raggiunto l'accordo per il passaggio del brasiliano in bianconero: al Palermo andranno Nocerino, la comproprietà di Lanzafame più 12 milioni di euro. Al giocatore andranno 3,8 milioni a stagione per quattro anni.

Oggi è previsto un incontro a Milano fra lo stesso Blanc e i fratelli Grimaldi, procuratori di Amauri, per mettere nero su bianco. Mercoledì, invece, il brasiliano sarà a Torino per sottoporsi alle visite mediche.



Ad ammetterre la prossima conclusione della trattativa, il presidente bianconero Giovanni Cobolli Gigli: "E' una trattativa che il nostro amministratore delegato Blanc sta seguendo egregiamente. Non c'è niente di definitivo, ma Amauri è senz'altro un grande giocatore e stiamo valutando bene la situazione perché Amauri non è l'unico acquisto da fare per puntare allo scudetto nella prossima stagione. Sicuramente, infatti, prenderemo giocatori in tutti i reparti".

lunedì 19 maggio 2008

DEL PIERO, 21 PERLE IN SERIE A

Ecco un omaggio di TvCalcio al capocannoniere della stagione 2007-2008 di Serie A con 21 reti

Questa la classifica marcatori finale:
- 21 reti: Del Piero (Juventus-3 rigori).

- 20 reti: Trezeguet (Juventus-2). - 19 reti: Borriello (Genoa-5).

- 17 reti: Mutu (Fiorentina-6); Ibrahimovic (Inter-7); Di Natale (Udinese-2).

- 15 reti: Kakà (6-Milan); Amauri (Palermo-2).

- 14 reti: Pandev (1) e Rocchi (3-Lazio); Totti (Roma-3).

- 13 reti: Cruz (1-Inter); Maccarone (Siena-2).

- 12 reti: Doni (1-Atalanta); Amoruso (1-Reggina); Bellucci (Sampdoria-2).

- 11 reti: F. Inzaghi (Milan); Quagliarella (Udinese).

- 10 reti: Acquafresca (Cagliari-2); Tavano (Livorno-2); Cassano (Sampdoria).

- 9 reti: Pazzini (Fiorentina); Vucinic (Roma); Maggio (Sampdoria); Pato (Milan).

VERSO LA FINALE DI CHAMPIONS. ARBITRA MICHEL

Ľuboš Micheľ arbitrerà la finale di UEFA Champions League tra Manchester United FC e Chelsea FC, in programma mercoledì allo stadio Luzhniki di Mosca.

Regalo di compleanno
Micheľ, che venerdì ha compiuto 40 anni, sarà assistito dai connazionali Roman Slysko (34) e Martin Balko (36), mentre Vladimir Hrinak sarà il quarto uomo. Nato a Stropkov, Micheľ ha esordito nel 1987 dirigendo la gara della serie minore tra FK Duplin ed FK Strocin. Nel 1993 è stato promosso nel massimo campionato slovacco e, a novembre dello stesso anno, ha esordito al Campionato Europeo UEFA Under 21 arbitrando l'incontro tra Inghilterra e San Marino.

Grande esperienza
Micheľ ha anche arbitrato alle Olimpiadi di Sidney del 2000 e ha diretto la finale di Confederations Cup FIFA 2005 tra Brasile e Argentina (in cui Carlos Tévez del Manchester è entrato al 72'). È stato il primo fischietto slovacco dopo l'indipendenza ad arbitrare in Coppa del Mondo FIFA: nel 2002, ha diretto la gara tra Paraguay e Sud Africa, mentre ai Mondiali 2006 ha diretto Portogallo-Messico (in cui sono scesi in campo Paulo Ferreira e Ricardo Carvalho del Chelsea, mentre Cristiano Ronaldo è rimasto in panchina), Brasile-Ghana (in cui Michael Essien è rimasto in panchina) e quella Argentina-Germania (con Michael Ballack e Tévez in campo).

Finale di Coppa UEFA
Micheľ ha arbitrato la finale di Coppa UEFA 2003 tra FC Porto e Celtic FC, occupandosi della semifinale tra Liverpool FC e Chelsea del 2005. A UEFA EURO 2004™, invece, ha diretto Grecia-Spagna, Svizzera-Francia e Svezia-Olanda. Ha esordito in UEFA Champions League nel 1998. Attualmente al primo posto nelle graduatorie arbitrali, è diventato il secondo direttore di gara dopo il danese Kim Milton Nielsen a raggiungere le 50 presenze nella competizione.

©uefa.com

VERSO LA FINALE DI CHAMPIONS -2

di Luigi Lupo
Mancano solo 48 ore e potremo assistere alla prima finale di Champions targata Inghilterra. Ad affrontarsi, come sapete, saranno Chelsea e Manchester United che, in questa stagione, hanno già lottato per il titolo di Premiership. In terra d'oltre Manica la vittoria è andata ai Red Devils anche se, nell'ultimo scontro, erano stati i Blues ad avere la meglio. Per il Chelsea l'occasione della vendetta e di una vittoria del trofeo attesa da anni, per lo United l'opportunità di alzare la coppa a 8 anni di distanza dall'ultima volta.Terreno di gioco, il Luzhniki Stadium di Mosca, città che ha già accolto gli aeroporti delle due squadre. Per quanto concerne le formazioni, Sir Alex Ferguson sembra non avere dubbi in avanti e schiererà il tridente formato da Ronaldo, Rooney e Tevez, autori insieme di ben 50 gol in campionato. Cristiano Ronaldo dovrà dimostrarsi anche sulla ribalta internazionale e magari mettere una seria ipoteca sul pallone d'oro(anche se , a mio parere, bisognerà attendere Euro 2008). Ferguson allenerà per la 152.ma volta il Manchester in Champions e, in caso di vittoria, sarebbe il suo 28° trofeo da aggiungersi al titolo in Premier.Diverso il clima in casa Chelsea dove il tecnico Grant ha molti dubbi, a partire dalla sua permanenza a londra che è messa in serio risco dal fantasma di R.Mancini. Michael Essien pare destinato a retrocedere sulla linea della difesa, ballottaggio sulla sinistra tra Florent Malouda e Salomon Kalou. Didier Drogba, 15 reti stagionali e alla sua ultima partita con i Blues, unica punta.I Blues vogliono vincere la Champions per riscattare una stagione positiva sì, ma senza trofei in bacheca.

TV CALCIO FA UN REGALO A TUTTI I NERAZZURRI

La stagione 2007/2008 dell'Inter campione d'italia per la 16°volta.

domenica 18 maggio 2008

INTER CHE SOFFERENZA,MA E' SCUDETTO

EURO 2008: PER LA GERMANIA NEW-ENTRY DALLA SECONDA DIVISIONE


Ecco i convocati della Germaniacomunicati dal ct Low che ha deciso di convocare anche due giocatori della Seconda divisione tedesca.
Portieri: Jens Lehmann (Arsenal FC), Robert Enke (Hannover 96), René Adler (Bayer 04 Leverkusen).

Difensori: Christoph Metzelder (Real Madrid CF), Per Mertesacker (Werder Bremen), Philipp Lahm (FC Bayern München), Arne Friedrich (Hertha BSC Berlin), Marcell Jansen (FC Bayern München), Clemens Fritz (Werder Bremen), Heiko Westermann (FC Schalke 04).

Centrocampisti: Michael Ballack (Chelsea FC), Thomas Hitzlsperger (VfB Stuttgart), Simon Rolfes (Bayer 04 Leverkusen), Torsten Frings (Werder Bremen), Bastian Schweinsteiger (FC Bayern München), Piotr Trochowski (Hamburger SV), Tim Borowski (Werder Bremen), Jermaine Jones (FC Schalke 04), David Odonkor (Real Betis Balompié), Marko Marin (VfL Borussia Mönchengladbach).

Attaccantiwards: Miroslav Klose (FC Bayern München), Lukas Podolski (FC Bayern München), Mario Gómez (VfB Stuttgart), Kevin Kuranyi (FC Schalke 04), Oliver Neuville (VfL Borussia Mönchengladbach), Patrick Helmes (1. FC Köln)

EURO 2008: NON SOLO CALCIO A INNSBRUCK


Innsbruck, una delle città austriache che ospiterà UEFA EURO 2008™, ha reso noto il programma di manifestazioni, sportive e non, che accompagneranno la rassegna continentale. In cartellone anche le esibizioni delle band Smokie e Rednex.

Una festa nella festa
I tifosi che affolleranno la vittà per i Campionati Europei UEFA avranno l'opportunità di godersi numerosi spettacoli sportivi e musicali. "EURO 2008™ non sarà soltanto una festa per gli appassionati di calcio - ha dichiarato Christoph Platzgumme, presidente del locale comitato organizzatore -. Nel corso della rassegna continentale ci sarà spazio anche per esibizioni di artisti internazionali, tutte accessibili gratuitamente".

Musica per tutti
Presso il fan camp si esibiranno le band Russkaja e Les Babacools, mentre alla Bersigel Arena, presso la fan Zone, saranno di scena altri due gruppi - Gentlemen e Juli. Gli appuntamenti più attesi si svolgeranno invece sulla Landhausplatz, presso il Fan Mile, dove si esibiranno Rednex (Cotton-Eyed Joe è il titolo del loro principale successo), Liquido e Smokie. Questi ultimi hanno raggiunto il successo con il brano Living Next Door To Alice e hanno accompagnato Kevin Keegan negli album Head Over Heels In Love ed It Ain't Easy.

Spettacolo nei cieli
Per quanto riguarda le manifestazioni sportive, il piatto forte è in programma per il 16 giugno. "Quel giorno a Vienna si disputerà la sfida tra Austria a Germania - ha spiegato Michael Bielowski, responsabile organizzativo delle Fan Zone e della Fan Area -. Qui ad Innsbruck festeggeremo la sfida con lanci di gruppi di sky jumpers provenienti dai due paesi, che si contenderanno il titolo di campioni. Lo spettacolo, in ogni caso, sarà assicurato non solo nelle giornate di gara, ma anche in quelle di riposo".


fonte: www.uefa08.com

EURO 2008, I CONVOCATI DELLA SPAGNA


Comincia con questo post l'avventura Euro 2008 di Tv Calcio. Una serie di articoli e news vi accompagneranno fino all'inizio della competizione in Austria e Svizzera.

La Spagna ha già diramato le convocazioni tramite il suo ct, Luis Aragones:
Portieri: Iker Casillas (Real Madrid CF), Pepe Reina (Liverpool FC), Andrés Palop (Sevilla FC).

Difensori: Sergio Ramos (Real Madrid CF), Álvaro Arbeloa (Liverpool FC), Carles Puyol (FC Barcelona), Carlos Marchena (Valencia CF), Raúl Albiol (Valencia CF), Juanito (Real Betis Balompié), Joan Capdevilla (Villarreal CF), Fernando Navarro (RCD Mallorca).

Centrocampisti: Marcos Senna (Villarreal CF), Xabi Alonso (Liverpool FC), Xavi Hernández (FC Barcelona), Cesc Fábregas (Arsenal FC), Andrés Iniesta (FC Barcelona), Rubén De la Red (Getafe CF), David Silva (Valencia CF), Santiago Cazorla (Villarreal CF).

Attaccanti: David Villa (Valencia CF), Daniel Güiza (RCD Mallorca), Sergio García (Real Zaragoza), Fernando Torres (Liverpool FC).

QUI ROMA


Non è superstizioso ("non celebro riti particolari"), non si esalta ("lavoro con un grande staff, tra i miei collaboratori c’è gente più brava di me"), forse perderà il sonno ("ve lo dirò domani, ma altre volte alla vigilia di partite importanti ho dormito"), ammette che sta vivendo il momento più alto della sua carriera ("ma devo ringraziare i ragazzi per i risultati che abbiamo ottenuto quest’anno"), è contemporaneamente minimalista e massimalista. Luciano Spalletti è uno, nessuno e centomila alla vigilia di Catania-Roma.
DUE FACCE - E’ minimalista quando dice "per noi si tratta di vincere una gara", diventa massimalista quando fa: "non è vero che saremo senza tifosi a Catania, saremo milioni". La Roma non ha alternative: deve battere il Catania e sperare che l’Inter non vinca a Parma. "Noi abbiamo il compito e il dovere di vincere una partita, l’Inter deve conquistare lo scudetto. Tra noi e loro c’è molta differenza. Poi c’è il Catania che deve salvarsi e per questo mi aspetto una gara difficile. Noi però siamo abituati a certi tipi di tensione, penso alle trasferte di Madrid e Manchester. Dovremo pensare a giocare e a sfruttare le nostre qualità. Non dobbiamo perdere la calma ed innervosirci".
PREPARTITA - Quale discorso farà ai giocatori prima della partita? "Ripeterò questi concetti: dobbiamo vincere, è questo il nostro obiettivo. I convocati? Totti, Taddei, Ferrari e Pit restano a casa. Siamo in venti. C’è anche Zotti". Paura dell’ambiente del Massimino e di qualche tentativo di disturbare la notte romanista? "Non credo che troveremo un ambiente cattivo, ci sono molti sportivi veri a Catania. Il Catania di Zenga? Gioca molto in profondità, ma domani mi aspetto una bella diga a centrocampo".
LA TATTICA - Segnare subito potrebbe spianare la strada alla Roma e mettere pressione sull’Inter? "Non m’interessa quando si segna, l’importante è vincere". All’improvviso la Roma ha scoperto di avere mezz’Italia che tifa a suo favore: merito di questa volata con l’Inter o anche dello stile spallettiano? "Credo che il nostro grande merito sia stato quello di fare attenzioni ai comportamenti. Siamo migliorati nelle classifiche della coppa Disciplina ed abbiamo imparato ad accettare anche le decisioni più sfavorevoli. Avere certi comportamenti, alla fine paga".

QUI INTER


Dopo una settimana di silenzio, l’Inter più che mai dovrà parlare in campo. Al Tardini o riacciuffa uno scudetto che pareva vinto in marzo o perde la faccia al punto che il 5 maggio 2002 a confronto sembrerà un pomeriggio normale. In mattinata la squadra si è ritrovata per la rifinitura, prima delle ultime ore di libertà in famiglia e della partenza, in serata, per Parma.
I CONVOCATI - Come previsto, tra i convocati di Mancini non c’è Cristian Chivu. Troppo forte il dolore alla spalla sinistra. Un’assenza che, sommata a quella di Esteban Cambiasso (i nerazzurri non hanno mai vinto in questo campionato senza l’argentino. Stessa statistica con l’arbitro Rocchi, "amatissimo" da Mancini), costringerà il tecnico ad abbandonare il rombo di centrocampo a favore del classico 4-4-2 o del più probabile albero di Natale. Tutto dipenderà dalla posizione che occuperà Cesar, il pupillo di Mancini che potrebbe affiancare Balotelli alle spalle di Cruz o completare il centrocampo in linea con Zanetti (superato il problema al ginocchio sinistro), Vieira e Stankovic. Ballottaggio in difesa tra Burdisso e Rivas per fare coppia con Marco Materazzi, il "grande colpevole" contro il Siena, capace di centrare una traversa di testa, parare con le terga un tiro a colpo sicuro di Cruz e scippare al compagno un rigore poi fallito (fatto mai successo in nerazzurro). Cent’anni di storia della pazza Inter, insomma, condensati in 90 minuti. Fasce brasiliane con Maicon e Maxwell.
DUBBIO IBRA - L’unico dubbio riguarda un certo Zlatan Ibrahimovic. Lo svedese, assente dal 29 marzo per i problemi al ginocchio sinistro, è tra i convocati dopo essersi allenato in gruppo da martedì. Partirà dalla panchina. A meno che non dica a Mancini che vuole giocare dall’inizio. E lì ci sarebbe da ridere, perché il Balotelli che telecomanda ogni calcio da fermo è intoccabile e Cruz non prenderebbe bene una maglia da riserva.

sabato 17 maggio 2008

SAMP SALUTA IL MARASSI:3-3 CON LA JUVE

I GOL DELLA GARA (Del Piero 2,Trezeguet,Cassano,Maggio,Montella).


venerdì 16 maggio 2008

DUNGA GUFA,PER AVERE KAKA'


Dunga si è portato avanti e nella lista dei pre-convocati per l'Olimpiade di Pechino c'è anche il nome di Kakà, nonostante i problemi che ci sarebbero nell'ottenimento del via libera da parte del Milan. "Kakà è un giocatore importante e spero di poter contare su di lui in Cina - ha detto il ct brasiliano -. E nello stesso tempo conto su di lui anche nelle sfide di qualificazione a Sudafrica 2010".Per quanto riguarda la manifestazione cinese, sarà più facile ottenere Kakà se il Milan dovesse finire quinto. Senza i preliminari di Champions, l'attuale Pallone d'oro avrebbe il via libera da parte del club di via Turati che non si opporrebbe alla convocazione del suo asso, inserito tra i tre fuori quota verdeoro.

MANCINI:SE VINCE,ADDIO INTER


Aspettatevi un altro dopo-Liverpool. Perché i vulcani vivi, prima o poi, tornano a ruggire. E' solo una questione di tempo.Sono passati poco più di due mesi, ma il cumulo di cenere sopra Mancini è così denso e pesante che sembrano mille. "Se vinco, me ne vado": questa interminabile vigilia di Parma-Inter è una lunga preparazione all'esplosione finale. Gli amici sono già tutti avvisati.A scaricare l'ultimo strato di polveri sul tecnico nerazzurro è stato il caso intercettazioni. E la presa di distanze da parte del club ("Non ne sapevamo nulla", ha detto l'ad Paolillo). Nessuna difesa del proprio allenatore. Come altre volte. "In Italia non si può lavorare, quello che è successo è una cosa vergognosa", continua a ripetere il Mancio ai suoi. Il tappo delle querele è già saltato, la schiuma arriverà presta. Intanto, c'è il Parma. Per tutti.Ecco perché Moratti, lunedì scorso, ha deciso di cucire ogni bocca, a parte la sua: "Quella delle intercettazioni è una vicenda che non mi preoccupa, solo strumentalizzazioni. Io difendo i miei giocatori". Già, ma l'allenatore?Mancini non ha più dubbi: vincere e dire addio. Sarà anche per questo che il presidente non ha mai smesso di guardarsi intorno: Mourinho, Benitez, adesso Prandelli. Se i suoi perderanno lo scudetto, però, dovrà cacciarlo, il Mancio; con una buonuscita da signora McCartney (ha altri tre anni di contratto a 5 milioni a stagione). Ma il tecnico pensa al delitto-suicidio perfetto: lo scudetto, poi l'esplosione. Le numerose scosse non lasciano più dubbi. Epicentro: Parma.

GLI ULTRAS INTERISTI A MATARRESE:"NO FINALE A ROMA"


Non bastavano l'incandescente volata scudetto di domenica e la "grana" tifosi in trasferta a tenere alta la tensione in questo sprint di stagione. Adesso è scoppiato anche il caso Coppa Italia.Perché gli ultras interisti hanno chiesto che la finale del trofeo nazionale, in programma il 24 maggio a Roma, non venga disputata all'Olimpico in nome della "parità dei diritti" tanto sbandierata dal presidente della Lega Calcio, Antonio Matarrese. Lo stesso che si era battuto per dare il via libera ai tifosi di Inter e Roma, in modo che potessero seguire le rispettive squadre nella trasferta più calda dell'anno.E proprio la decisione di chiudere il settore ospiti del "Tardini" di Parma è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Così la Curva Nord nerazzurra ha avvertito di non essere pronta a tollerare il vantaggio dei giallorossi di poter giocare in casa la finale. In sintesi, si pensi a un campo neutro."Ci aspettiamo di vedere la coerenza del signor Matarrese che, dopo essersi schierato per l'equità di trattamento dei tifosi ospiti a Catania e Parma, dovrà quantomeno invocare la medesima equità per la finale di Coppa Italia dove i tifosi della Roma potranno usufruire del palese vantaggio di disputare una finale in casa in gara unica", hanno fatto sapere.

giovedì 15 maggio 2008

INTERCETTAZIONI INTER,PAOLILLO" SOCIETA' ESTRANEA AI FATTI"


MANCINI chiede a BRESCIA "due stampelle con urgenza"26 ottobre 2006MANCINI: "Quando torni?"BIZZOZZERO: "Sto aspettando la Cassazione, magari ce la faccio per Natale..."27 ottobre2006MANCINI chiede a BRESCIA un aiuto rapido per far aggiustare la macchina della moglie19 aprile 2007MANCINI: "Che fine ha fatto Bizzozzero?"BRESCIA: "L'hanno arrestato"MANCINI: "E come mai? Sempre per quella cosa? Era a Montecarlo poi è andato a Parigi... glielo avevo detto di stare lì ad aspettare l'indulto..."BRESCIA: "Quello è uno stupido!"MANCINI: "Con me si era sempre comportato bene... ma quanto deve scontare?"BRESCIA: "Cinque o sei"20 aprile 2007MANCINI manda un MMS al BRESCIA con la foto di una bella donna, amica del sarto, con il seno al ventoDI STASI (dipendente Inter): "Quella roba lì, guardalo bene, che c'è i brillanti di... lì c'è scritto tremila e cinquanta... duemila e cinque dobbiamo prenderli eh, perchè quella non è roba... quella è roba regolare, a posto eh..."BRESCIA: "Sì, sì. Tranquillo, ci penso io"
Alla vigilia della sfida scudetto di domenica, in casa Inter la vicenda delle intercettazioni telefoniche tra il pregiudicato Domenico Brescia e alcuni esponenti nerazzurri è piombata come un macigno che rischia di mandare in frantumi definitivamente un ambiente già fragile. La società per ora si nasconde dietro un "non sapevamo nulla". "Non conosciamo i fatti riportati dai giornali e non abbiamo alcun commento da fare. Posso solo precisare che Domenico Brescia non ha avuto mai alcun rapporto di lavoro con l'Inter e quindi non è mai stato un dipendente nerazzurro", ha detto l'amministratore delegato, Ernesto Paolillo.Il dirigente interista non esclude, però, eventuali rapporti dello stesso Brescia con i giocatori: "Aveva forse contatti con loro, ma non ha mai avuto nulla a che fare con la società Inter, che non gli ha mai affidato alcun lavoro".Intanto, il pm di Milano, Marcello Musso, ha annunciato che sta valutando l'ipotesi di "aprire un fascicolo per fuga di notizie". Le conversazioni, infatti, non erano ancora state depositate alle parti.

MILAN ECCO LLORIS!


Dopo un monitoraggio durato un anno e mezzo, il Milan ha rotto gli indugi e ha promosso Hugo Lloris: il 21enne portiere del Nizza e della Nazionale Under 21 francese (è nato il giorno di Santo Stefano del 1986) è stato acquistato dalla società rossonera, che sta chiudendo gli ultimi dettagli con il club della Costa Azzurra prima di ufficializzare l'operazione.Quello del Diavolo è un investimento importante non solo in termini economici (si parla di circa 7 milioni di euro), ma anche in quelli prettamente tecnici: perchè la vera notizia sta nel fatto che Lloris approda al Milan per rimanerci e giocarsi le sue chances con Kalac. Gli osservatori milanisti, dopo averlo più volte visionato, credono seriamente sulle possibilità di questo ragazzo, considerato a furor di tecnici uno dei migliori giovani numero uno europei: quindi, almeno per la prima parte della stagione, Lloris sarà in toto nell'organico rossoneroTramonta, a questo punto, la possibilità dell'acquisto da parte del club rossonero di Frey: il Milan spera con Lloris di costruirsene uno in casa.

ZENIT VENDICA LA FIORENTINA:2-0 AI RANGERS


Niente blasone, nè anticaglie. Niente Bayern o Fiorentina. Niente 'anticalcio' scozzese. La Coppa Uefa è dello Zenit San Pietroburgo. 2-0 ai Rangers in finale e primo trofeo internazionale della sua storia. I campioni dell'Europa minore a sorpresa bucano anche il muro della squadra di plastica che aveva eliminato la Fiorentina in semifinale. Dopo 2 anni di Siviglia, l'albo d'oro della Coppa Uefa si aggiorna con una nuova ricca del calcio russo, proprietà della Gazprom, colosso del gas. Portata al trionfo scientificamente da Advocaat, ex ct della nazionale olandese, ma soprattuto ex degli stessi Rangers. Che lasciano così per strada la possibilità di un incredibile poker stagionale (vinta la coppa di Lega, restano in corsa ancora per il campionato e la coppa di Scozia). Lo Zenit si prende il trofeo e sconfessa il postulato dei Rangers: distruggendo e basta si arriva magari in finale, ma poi vince chi segna. Il tiro di Arshavin sull'esterno della rete, dopo soli 4 minuti è già uno scherzo. La partita diventa seria subito: il copione è già scritto. Rangers in difesa, Zenit vanamente propositivo. Il conto dei tiri in porta nel primo tempo si ferma a due, volendo considerare quello di Zyrianov al 28'. Ma emozioni zero. Si spengono tutte nella tonnara messa su dagli scozzesi a centrocampo. Ne esce un match asfissiato, con un tema sempre uguale che potrebbe durare quasi in eterno. Certo la squadra di Advocaat, che pure ne ha fatti quattro al Bayern Monaco nella semifinale di ritorno, ci crede. Anche se gli manca il bomber, Pogrebnyak (10 gol come Toni, squalificato). Poi va a sbattere una, due, tre volte sul muro dei Rangers. E viene fuori il dubbio: se non c'è riuscita la Fiorentina in 210 minuti... La squadra di Smith poi ha un vizio nascosto, tutta la partita a tenere botta e poi zitta zitta si ritrova di colpo davanti alla porta avversaria. La prima volta Wittaker si smarca bene di testa, ma colpisce alto e senza forza. La seconda, dopo 8 minuti nella ripresa, con Darcheville che ciprova in diagonale, ma Malafeev e la difesa russa in carambola riescono a salvare la porta. Lampi silenziosi, che nascono dal nulla di una manovra senza coraggio, lenta e sempre pronta all'ennesimo retropassaggio. Eppure quanto spingono i tifosi scozzesi, che a Manchester sono quasi a casa loro. E allora è lo Zenit che deve cedere un po' l'iniziativa, con la difesa che ancora si salva su Wittaker al 18'. Meno male che Papac, sul capovolgimento di fronte, copre la porta lasciata sguarnita da un'uscita avventata di Alexander, altrimenti lo Zenit andrebbe in vantaggio nel momento migliore degli avversari. E ci va solo pochi minuti dopo: al 27' grande scambio in velocità tra Denisov (nella foto sopra) e Arshavin, chiusura del triangolo in profondità e 1-0. Rangers colpiti. E messi in condizione di dover attaccare. Utopia, tenuta in piedi da Zyrianov, che a colpo sicuro colpisce il palo. Smith mette dentro Novo e McCulloch, per appuntire la squadra. E Novo al 1' di recupero si ritrova sui piedi dopo una mischia il pallone dei supplementari. Altissimo. E' finita davvero. E il timbro, sul fischio finale, ce lo mette Zyrianov servito davanti alla porta ancora da Arshavin. Due a zero. Lo Zenit è campione dell'Europa minore.

mercoledì 14 maggio 2008

FINALE INDEDITA E INASPETTATA: A MANCHESTER C'E' ZENIT-RANGERS


MANCHESTER (Ing), 14 maggio 2008 - Quando la Gazprom, padrona del gas russo che nutre mezza Europa, a fine 2005 incorporò lo Zenit, il club iniziò un ambizioso shopping planetario per trasformare San Pietroburgo nella capitale del calcio, oscurando Mosca. La disponibilità del colosso statale, secondo l’allora capo del Cremlino Vladimir Putin, superava i 300 miliardi di euro, quindi anche la sezione calcio puntò subito a merce preziosa. David Beckham non condivise il progetto, per non venir sepolto nella neve mentre pubblicizza mutande; allora venne sondato Ze’ Roberto, con tanto di invito nella città degli zar (e pure di Putin). "Sua moglie non salì nemmeno sull’aereo, oppose un inflessibile rifiuto", ha spiegato Kostantin Sarsania, d.s. dello Zenit. La versione di Dick Advocaat è stata diversa: "Se vengono proposti giocatori di colore, ha raccontato al Telegraph", la tifoseria ci minaccia, per questioni di razzismo. Qui possiamo prendere soltanto bianchi". Ieri l’allenatore olandese ha smentito tre volte di aver parlato in quel modo, e alla quarta domanda sul tema si è arrabbiato. In ogni caso, Ze’ Roberto è rimasto al Bayern: il primo maggio, dopo il 4-0 che ha tolto brutalmente ai tedeschi la finale Uefa, la gente di San Pietroburgo ha salutato il brasiliano con irritanti bye bye. Dedicati alla signora.

EURO 2008 SU TV CALCIO

domenica 11 maggio 2008

TUTTE LE SINTESI DELLA SERIE A

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DROGBA ROMPE CON IL CHELSEA,MILAN ALLA FINESTRA

Alla vigilia della partita col Bolton, che potrebbe valere la conquista della Premier League, il Chelsea avrebbe rotto con Didier Drogba. L'indiscrezione arriva dal Daily Mirror: l'attaccante ivoriano - scrive il tabloid - avrebbe trovato l'accordo con il Milan e sarebbe pronto a firmare un triennale con la società rossonera sulla cui panchina, sempre secondo il Mirror, sarebbe in procinto di sedersi niente meno che Josè Mourinho, l'ex allenatore dei Blues legato a doppio filo al fuoriclasse ivoriano. Il Chelsea, però, vuole che Drogba rimanga per giocare in avanti al fianco di Anelka e non ha intenzione di cederlo per meno di 15 milioni di sterline, circa 19 milioni di euro. Una cessione che però sembrerebbe inevitabile, visto che anche il rapporto con gli altri compagni di squadra non è più idilliaco. E la gara di domenica contro il Bolton, dunque, potrebbe essere l'ultima di Drogba a Stamford Bridge.

INTER GELATA,HLEB RIMANE ALL'ARSENAL


"Hleb non si muove". Arsene Wenger, manager dell'Arsenal, blocca Alexander Hleb concretissimo obiettivo dell'Inter.Il bielorusso è intenzionato a lasciare il club londinese, ma Wenger non ha nessuna intenzione di lasciar partire il giocatore. "Sono fiducioso, nessuno andrà via", dice l'allenatore dei 'Gunners' secondo il tabloid The Sun."La situazione è semplice. Si tratta di fare il bene del club", aggiunge il tecnico. Secondo l'agente di Hleb, il giocatore potrebbe lasciare l'Arsenal versando un indennizzo di 3 milioni di sterline (meno di 4 milioni di euro). "Non si può saltare fuori così e risolvere la situazione pagando", ammonisce Wenger. "Si potrebbe anche finire davanti a un giudice e si rischia una squalifica se le cose non sono fatte bene. Ci vogliono mesi", dice Wenger

MANCINI:"SCUDETTO PUO' ARRIVARE ANCHE A PARMA"


Questa volta l'Inter si presenta davanti al proprio pubblico. E' il secondo match-point scudetto. I nerazzurri possono chiudere i conti col Siena, come l'anno scorso, con la differenza che però un anno fa la festa arrivò con molto più anticipo. Per Roberto Mancini meglio ora. "Speravo che fosse un campionato combattuto sino alla fine- dice- perché se si riesce a vincere lo si apprezza molto di più. Se dovessimo vincere, poi il valore a questa vittoria glielo daremo noi. Tutto il resto, quello che si dice, non conta". Mancio prende in considerazione anche l'ipotesi di rinviare la festa: "L'Inter deve fare tre punti in due partite- spiega- può capitare anche che li faccia a Parma, domenica prossima. Il calcio non è una scienza esatta, nessuno può sapere quando, se e come una cosa può accadere". Per il Siena già salvo massima attenzione lo stesso: "Ormai ha raggiunto la salvezza e potrà giocare tranquillo. Hanno fatto un campionato straordinario, non avranno niente da perdere e giocheranno per vincere. Ma dipende da noi, se saremo bravi avremo tante possibilità di portare a casa questo scudetto". Poi l'appello ai tifosi: "Io credo che non debbano venire allo stadio col pensiero al dopo partita, visto che si sarà il tutto esaurito la prima cosa che vorrei è che San Siro fosse una bolgia, con un tifo assordante dall'inizio alla fine. Questo è l'aiuto che ci devono dare per tutti i 90'".

sabato 10 maggio 2008

LA SERIE A SU TVCALCIO


DOM 11 MAG H 15 INTER-SIENA live

DOM 11 MAG H 15 SERIE A live sul portale calcio

DOM 11 MAG H 18.10 SERIE A SHOW con tutti i gol della 37.ma giornata(in replica )


La Serie A così è solo su Tvcalcio,la tv del gol!!!

NEDVED-JUVE,ACCORDO LONTANO


Tre ore di trattativa in corso Galileo Ferraris, quartier generale della Juventus, non sono bastate per arrivare a un accordo. La strada del club bianconero e quella di Pavel Nedved restano parallele. Potrebbero incontrarsi. Ma anche no. Tra il giocatore ceco e la dirigenza juventina non c'è l'intesa per il prolungamento del contratto (in scadenza al termine della stagione). "E' andata benissimo...", il commento un po' seccato di Nedved all'uscita dalla sede del club. Anche il procuratore del giocatore, Mino Raiola, è andato via scuro in volto. La Juve ha confermato che "ancora non è stato raggiunto l'accordo". Le sensazioni, prima dell'incontro, erano positive. L'agente del ceco aveva detto: "Se usciremo subito vuol dire che le cose sono andate male". Le quasi tre ore di confronto con l'ad bianconero Blanc fanno pensare che, quantomeno, ce ne sarà un altro nei prossimi giorni. Per brindare al prolungamento, oppure per dirsi addio. E sarebbe definitivo.

mercoledì 7 maggio 2008

MORATTI:MOURINHO O BENITEZ?


L'ultimo scontro frontale tra Massimo Moratti e Roberto Mancini, andato in onda in più round dal derby in avanti, ha fatto un ferito grave (il presidente) e una vittima (il tecnico). Il primo è stufo del secondo, che non è quasi mai d'accordo con il primo e non si preoccupa dell'arrivo di un terzo. E' una banalissima questione di carattere. Moratti è un po' incontinente - vecchio difetto che ha riempito pagine di giornali anche nei momenti peggiori dell'Inter - ma, dall'alto del suo ruolo, ha il diritto-dovere di dire quello che pensa della squadra e delle scelte del suo allenatore. Mancini, invece, è un "ribelle", uno che non accetta critiche e, comunque, quando viene colpito reagisce quasi come gesto istintivo. Non fa calcoli, in questo, e non si preoccupa delle conseguenze di quanto fa o dice. Vive, in qualche modo, da uomo libero. Costi quel che costi. Il problema - se di problema si tratta - è però che il prezzo da pagare questa volta è salato. Perché Moratti pensava da tempo di cambiare la guida tecnica della squadra. Perché Mancini, dal Liverpool in poi, non ha mai cambiato idea sul suo addio a fine campionato. E perché il Barcellona ha scelto Guardiola e, di conseguenza, ha lasciato Mourinho all'Inter. Mourinho, e chi se no? E' bravo - anche se Grant ha inflazionato le sue azioni -, ha il carattere adatto per gestire una squadra "rognosa" come quella nerazzurra, ha esperienza internazionale e, soprattutto, è sul mercato. Lui o Benitez, che piace tanto al buon Massimo, in Champions fa faville e del Liverpool non ne può più. Insomma, Mourinho, Benitez, Mancini e nada otro, nient'altro.La questione verrà risolta in breve tempo. Mancini vincerà domenica il suo terzo scudetto consecutivo con l'Inter, farà festa con la squadra, abbraccerà Moratti come un padre e, forse, rassegnerà le dimissioni. Forse, però, perché di fatto, e questo è il punto, l'allenatore dei campioni d'Italia non ha alternative. Le aveva, o credeva di averle, quando annunciò l'addio dopo il Liverpool (il City dell'amico Eriksson sembrava interessato, ma oggi la prima scelta è Scolari). In questo momento, però, non c'è una sola squadra tra le grandi del panorama europeo che pensi al tecnico di Jesi. Non in Italia, dove il Mancio non raccoglie molti consensi, e non in Inghilterra, dove lui sarebbe tornato volentieri. Quest'assenza di alternative peserà molto nel braccio di ferro tra il presidente e l'allenatore. Peserà almeno quanto gli scudetti, le liti, il parere dei dirigenti e quello di qualche giocatore. La partita, insomma, si preannuncia ancora lunga e tirata. A fine maggio il triplice fischio

lunedì 5 maggio 2008

JUVE SU XABI ALONSO

Dopo i fallimenti di Almiron e Tiago, la Juventus è pronta a rifarsi il trucco a centrocampo. Secondo indiscrezioni provenienti dall'Inghilterra, i bianconeri starebbero infatti stringendo i tempi con il Liverpool per portare a Torino lo spagnolo Xabi Alonso, il cui costo si aggira attorno ai 10-11 milioni. Il centrale di Benitez è stato caldamente raccomandato alla dirigenza da Sissoko, con il quale nelle ultime stagioni il giocatore basco ha costituito una diga di centrocampo insormontabile. Stando a quanto riferisce il Daily Telegraph la Juve avrebbe già preso contatti con il regista dei Reds e sarebbe pronta a sferrare l'attacco decisivo al Liverpool dopo aver mancato l'acquisto, sempre dal club inglese, di Mascherano. Ranieri, insomma, ci riprova e, dopo aver sostituito Almiron con Sissoko - simili per caratteristiche tecnico-tattiche -, è pronto ad affidare la cabina di regia a Xabi Alonso, all'alter ego, cioè, di Tiago. Chiuso il discorso Champions in campionato, il club torinese è quindi già proiettato alla prossima stagione e sta lavorando assiduamente per garantire a Ranieri una rosa in grado di competere su tutti i fronti.

FLAMINI FIRMA UN QUADRIENNALE


E' arrivato il giorno di visite mediche per il prossimo centrocampista del Milan, Mathieu Flamini, proveniente dall'Arsenal. Il calciatore francese è entrato alle 8,20 alla clinica privata "Le Betulle" di Appiano Gentile per svolgere le consuete visite mediche di routine. Al suo arrivo ha rilasciato solo un breve commento: "Sono molto contento, grazie mille". Flamini è uscito dalla clinica tre ore dopo per recarsi a Milanello e proseguire i test con Milan Lab. In serata dovrebbe arrivare la firma del contratto.

HENRY E' IL COLPO DEL CENTENARIO


Il viaggio di lavoro a Barcellona di Angelo Mario aveva un fine sciovinista. Perché invece di Ronaldinho, si è parlato di Thierry Henry. La famiglia Moratti, infatti, avrebbe deciso di puntare su Titì per quello che concerne il colpo del centenario. Attraverso una formula particolare. L'Inter si accollerebbe l'ingaggio dell'attaccante francese blaugrana (in scadenza nel 2011) che potrebbe arrivare in nerazzurro in prestito. Henry a Barcellona non è felice tant'è che dall'Inghilterra arrivano indiscrezioni che confermano il possibile addio.
I suoi agenti, infatti, trattano con il Barça. A sostenerlo è il 'Daily Express'. Secondo il giornale britannico il Barcellona sarebbe pronto a privarsi di Henry e i rappresentanti del giocatore si sarebbero già messi incontatto con il Chelsea. Nel club inglese Henry occuperebbe il posto che lascerà vacante Didier Drogba, e formerebbe una solida coppia d'attacco con il suo connazionale Nicolas Anelka. Ecco perché l'Inter ha affrettato le manovre. Per non rischiare di restar fuori dai giochi.

domenica 4 maggio 2008

Sampdoria-Roma 0-3

Milan-Inter 2-1

Siena - Juventus 1-0

IL MILAN VINCE IL DERBY E SI RIAPRE IL CAMPIONATO


Il Milan batte l' Inter 2-1(Inzaghi,Kakà e Cruz) e raggiunge il 4°posto superando la Fiorentina,sconfitta a Cagliari 2-1. La Roma ci crede e batte soffrendo 3-0 la Sampdoria e riapre il discorso scudetto. La Juve saluta i suoi propositi di arrivare seconda e perde per 1-0 sul campo del Siena. La Lazio "ringrazia" Muslera e perde 2-1,vittorie per Atalanta,Reggina,Udinese,Parma e Torino.

sabato 3 maggio 2008

MILAN-INTER & LE PROBABILI FORMAZIONI DELLA 36.MA GIORNATA


Per il derby di domani tra Milan e Inter ormai manca poco. I nerazzurri hanno la grande occasione di vincere lo scudetto proprio davanti al popolo rossonero e di allontanare la squadra di Carlo Ancelotti dalla zona Champions League. Intanto la Roma va a Genova a trovare la Samp dell'ex Cassano mentre la Fiorentina cercherà di difendere il quarto posto al Sant'Elia di Cagliari.

Tutte le probabili formazioni delle gare di domani
Atalanta-LivornoAtalanta: Coppola; Fissore, Talamonti, Manfredini, Bellini; Ferreira Pinto, Radovanovic, Guarente, Padoin; Doni; Floccari. All. Del Neri Livorno: Amelia; Grandoni, Pavan, Knezevic; Balleri, Pulzetti, Bergvold, Filippini, Pasquale; Tavano, F. Rossini. All. Orsi

Milan-InterMilan: Kalac; Bonera, Nesta, Kaladze, Favalli; Gattuso, Pirlo, Ambrosini; Kakà, Seedorf; Inzaghi. All. Ancelotti Inter: Julio Cesar; Maicon, Materazzi, Chivu, Maxwell; Vieira, J. Zanetti, Cambiasso; Stankovic; Balotelli, Cruz. All. Mancini S

Torino-NapoliTorino: Sereni; Motta, Di Loreto, Lanna, M. Pisano; Corini; Diana, Grella, Rosina, Lazetic; Stellone. All. De Biasi Napoli: Navarro; Santacroce, Contini, Domizzi; Mannini, Blasi, Gargano, Hamsik, Savini; Bogliacino; 7Lavezzi. All. Reja

Empoli-UdineseEmpoli: Balli; Raggi, Marzoratti, Piccolo, Tosto; Buscè, D. Moro, Budel, Antonini; Vannucchi; Saudati. All. Cagni Udinese: Handanovic; Zapotocny, Coda, Zapata; Mesto, G. D'Agostino, Inler, Dossena; Pepe, Quagliarella, Di Natale. All. Marino

Sampdoria-RomaSampdoria: Mirante; Gastaldello, Sala, Accardi; C. Zenoni, Delvecchio, Palombo, D. Franceschini, Pieri; Cassano, Bellucci. Roma: Doni; Cicinho, Mexes, Panucci, Cassetti; De Rossi, Pizarro; Mancini, Perrotta, Tonetto; Vucinic. All. Spalletti

Parma-GenoaParma: Bucci; Coly, Falcone, M. Rossi, P. Castellini; Dessena, Morrone, Mariga, Antonelli; Reginaldo, C. Lucarelli. All. Cuper Genoa: Rubinho; Bovo, Santos, Criscito; Konko, Milanetto, Juric, Danilo; M. Rossi, Borriello, Sculli.All. Gasperini

Lazio-PalermoLazio: Ballotta; De Silvestri, Rozehnal, Cribari, Kolarov; Mudingayi, Ledesma, Mutarelli; Mauri; Pandev, Bianchi. All. D. Rossi Palermo: Agliardi; Cassani, Biava, Barzagli, Balzaretti; Guana, Gio. Tedesco, Migliaccio; Jankovic, Simplicio; Amauri. All. Colantuono

Siena-JuventusSiena: Manninger; Rossettini, Portanova, Loria, De Ceglie; Vergassola, Codrea, Galloppa; Locatelli; Frick, Maccarone. All. Beretta Juventus: Buffon; Grygera, Legrottaglie, Chiellini, Molinaro; Camoranesi, Sissoko, C. Zanetti, Nedved; Del Piero, Trezeguet. All. Ranieri

Cagliari-FiorentinaCagliari: Storari; F. Pisano, Lopez, Canini, Agostini; Biondini, Conti, Fini; Cossu; Jeda, Matri. AAll. Ballardini Fiorentina: Frey; Ujfalusi, Gamberini, Kroldrup, Pasqual; Kuzmanovic, Liverani, Jorgensen; Semioli, Pazzini, Mutu. All. Prandelli

TV CALCIO VUOLE DEL PIERO ALL'EUROPEO


Vuoi vedere Alex all'europeo di Austria e Svizzera?Inviaci 3 motivi per cui Del Piero dovrebbe partecipare alla manifestazione calcistica,i più validi saranno spediti al sito della FIGC. Avrete tempo entro e non oltre il 7 Maggio 2008. Siate numerosi!!!


Redazione Tv Calcio

MORATTI JR IN CATALOGNA PER HENRY & DECO


C'è un forte ritorno di fiamma dell'Inter su Amantino Mancini. Negli ultimi giorni i collaboratori di Moratti hanno rallacciato i rapporti con Gilmar Veloz, potente procuratore brasiliano. La passione per Mancini era sembrata passare in secondo piano per diversi mesi, ma adesso Amantino è di nuovo un obiettivo sensibile del mercato nerazzurro. Molto dipende anche dai movimenti societari che si stanno sviluppando in casa giallorossa, ma una quindicina di milioni potrebbero essere messi a disposizione per l'affare. Per Mancini è pronto un quadriennale da 3,5 milioni a stagione, cifra che la Roma non potrebbe pareggiare a causa dei suoi tetti salariali. Nell'affare potrebbe entrare un giocatore e non è escluso che la Roma chieda Crespo, ormai arrivato al capolinea dell'avventura interista. L'argentino in passato ha espresso più volte il desiderio di giocare nella Roma. Intanto mancano solo i dettagli per l'arrivo in nerazzurro del genoano Konko, ma resta un sogno che Moratti non ha ancora messo da parte: insieme a Mancini, vorrebbe portare in nerazzurro anche Aquilani. Ovviamente la posizione di quest'ultimo è molto diversa da quella di Mancini che è quasi separato in casa,. ma da qui ad agosto potrebbero cambiare molti scenari. A Barcellona è stata segnalata una missione di Moratti junior che ha sondato il terreno per Deco e addirittura per Henry, scontento della sua vita catalana. Il Barcellona darebbe via volentieri entrambi, ma Mancini, inteso come Roberto, non è molto propenso a prendere uno dei due.

venerdì 2 maggio 2008

SU GILA C'E' ANCHE IL NAPOLI


Il procuratore di Alberto Gilardino Francesco Romano è intervenuto in diretta a Radio Marte nel corso di Marte Sport Live: "Il futuro di Gilardino? A fine campionato ci metteremo a sedere e decideremo insieme il futuro. Alberto è un campione, ha 26 anni da compiere, ha fatto quasi 100 gol in serie A, nelle ultime tre stagioni comunque ha segnato 50 reti. Saranno valutate tante cose: il Milan è una grandissima società - ha specificato Romano a Radio Marte - però un calciatore alla fine deve poter giocare, di conseguenza la valutazione più importante da fare sarà proprio questa, quella della continuità di impiego. Nelle nostre teste abbiamo sempre diverse soluzioni, vedremo quale sarà quella migliore. La soluzione Napoli? A Napoli potrebbe giocare qualsiasi giocatore, io ho avuto la fortuna di giocare in un periodo straordinario e conosco l'importanza della piazza. Non credo sia opportuno consigliare ad Alberto di venire a Napoli. Gilardino può andare in tutte le squadre, compreso il Napoli. Insomma potrebbe starci perchè Gilardino è un campione e il Napoli credo sia a caccia di campioni".

ESCLUSIVA TVCALCIO:"BORRIELLO RITORNERA' AL MILAN"


Tiberio Cavalleri, agente dell'attaccante del Genoa, Marco Borriello, è stato intervistato da tvcalcio: "Quest'anno il giocatore si è espresso a grandi livelli e credo che il Milan cercherà di riscattarlo. I rossoneri lo vogliono a tutti i costi, loro sono in cerca di un bomber da 20 gol e se lo dovessero riscattare dal Genoa, lo farebbero giocare. Certo, poi, nella logica di un grande club potrebbe essere meno impegnato per il turnover". Sulle voci di un suo trasferimento al Napoli dichiara: "Lui al Napoli? Per Marco rappresenta il sogno di una vita".

SPAZIOMERCATO:INTER SU DAVID VILLA


E' David Villa l'ultimo obiettivo di mercato dell'Inter. Secondo quanto riportato da 'Marca', infatti, il club nerazzurro avrebbe sondato il terreno per l'attaccante spagnolo del Valencia ricevendo in cambio una richiesta di 40 milioni di euro, una cifra che, per il quotidiano iberico, non avrebbe affatto spaventato l'Inter, "innamorata" di Villa dalla passata stagione, da quando "El Guaje" con un suo gol a San Siro (spettacolare punizione dai 30 metri) contribuì di fatto all'eliminazione dei nerazzurri dalla Champions League. "L'Inter, che può contare già su Cruz e Ibrahimovic in attacco, sta cercando un altro attaccante che possa garantire gol e possa aiutare la squadra a cercare l'assalto alla Champions, grande obiettivo del club italiano", assicura 'Marca', ricordando inoltre che alla società di via Durini continua a piacere Didier Drogba, stella del Chelsea finalista di Champions. Più che il prezzo, il maggiore ostacolo per l'affare Inter-Villa è costituito dalla volontà del Real Madrid di portare a casa il bomber iberico. Sempre secondo 'Marca', infatti, Villa ha già detto "no" al Tottenham proprio perché vorrebbe trasferirsi al "Bernabeu". Calderon e Mijatovic ci stanno pensando seriamente. Moratti anche